Per qualcuno via Marsala è stato un luogo del cuore.
Per qualcuno è stato un giardino. Un giardino di rose, ciascuna unica e speciale. Ciascuna conosciuta per nome, ciascuna “addomesticata” come la volpe del Piccolo Principe.
Per qualcuno questo giardino è stato un posto speciale, pieno di istanti di cui prendersi cura. In modo intenso, talvolta totale.
Ma è comunque una distesa di sampietrini. Malamente decorata, per giunta.
Via Marsala è un luogo reale e virtuale dove si incrociano i bisogni con la disposizione a colmarli, o almeno l’intenzione. E’ il posto dove vorremmo indagare un nuovo senso di comunità. Un posto dove vorremmo chiederci se oggi ha ancora un senso la speranza di condividere i diritti e di trovare soluzioni innovative ai problemi antichi.
E tutte queste cose sono possibili solo nella consapevolezza, solo sentendo il valore di ogni azione; il dovere, l’entusiasmo.
In via Marsala convive la gioia per l’esistenza di questi miti con la rabbia per la loro persistenza. Per questo ci siamo chiesti uno spazio (questo!) di riflessione, condivisione, trasfigurazione.
Senza prenderci troppo sul serio, ovviamente… buona passeggiata…
Per qualcuno è stato un giardino. Un giardino di rose, ciascuna unica e speciale. Ciascuna conosciuta per nome, ciascuna “addomesticata” come la volpe del Piccolo Principe.
Per qualcuno questo giardino è stato un posto speciale, pieno di istanti di cui prendersi cura. In modo intenso, talvolta totale.
Ma è comunque una distesa di sampietrini. Malamente decorata, per giunta.
Via Marsala è un luogo reale e virtuale dove si incrociano i bisogni con la disposizione a colmarli, o almeno l’intenzione. E’ il posto dove vorremmo indagare un nuovo senso di comunità. Un posto dove vorremmo chiederci se oggi ha ancora un senso la speranza di condividere i diritti e di trovare soluzioni innovative ai problemi antichi.
E tutte queste cose sono possibili solo nella consapevolezza, solo sentendo il valore di ogni azione; il dovere, l’entusiasmo.
In via Marsala convive la gioia per l’esistenza di questi miti con la rabbia per la loro persistenza. Per questo ci siamo chiesti uno spazio (questo!) di riflessione, condivisione, trasfigurazione.
Senza prenderci troppo sul serio, ovviamente… buona passeggiata…
2 commenti:
Lo spirito di un guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o perdere.
Lo spirito di un guerriero conosce solo il lottare, ed ogni lotta è l'ultima battaglia del guerriero sulla terra.
Quindi il risultato per lui conta molto poco.
Nella sua ultima battaglia sulla terra il guerriero lascia che il proprio spirito scorra libero e limpido.
E mentre combatte la sua ultima battaglia, sapendo che la sua volontà è impeccabile,
il guerriero ride e ride.
(…)
don juan
attenzione però "l'Intento non è l'intenzione"...
ridendo, ridendo, ridendo
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